I piatti della bilancia sono due.
Si mette il prodotto da una parte, e i pesi per la misura dall’altra.
Così facciamo anche ogni volta che facciamo un investimento. Tranne che nel Software.
In questo ultimo caso no, carichiamo solo un piatto, forse perché immaginiamo il software (o i servizi) come qualcosa di etereo, non misurabile. E così guardiamo “se ha le finestre”, se i colori sono piacevoli, il che è anche giusto perché il colore giusto diminuisce la fatica, se fa più o meno le cose che ci aspettiamo, e … il prezzo.
“Sì, ma quanto costa”?
È una domanda legittima.
Abbiamo una “misura” da mettere sull’altro piatto della bilancia?
Di solito no.
Quando si acquistano un prodotto o un servizio si deve fare un doppio lavoro: il primo è quello di verificare che ciò che stiamo acquistando risponda ai nostri requisiti (abbiamo fatto la lista dei requisiti?), il secondo è quantificare in denaro i vantaggi che porta. Il fatto di quantificare “in denaro” serve per avere una comparazione omogenea con il costo, che si esprime sempre in soldi.
Forse non riusciremo a quantificare proprio tutto, ma almeno avremo una visione più chiara del valore di ciò che stiamo acquistando.
Per fare questo conviene farsi aiutare da qualcuno che “ne sa”, perché nella scelta sono necessarie due competenze: quella del proprio lavoro e quella del software che, normalmente, non sono presenti in egual misura nella medesima persona.
Prendere coscienza di queste cose è il primo passo per poter effettuare scelte consapevoli nell’ambito dell’automazione, senza necessariamente acquisire nozioni tecniche e adesso: al lavoro!