I piccoli spedizionieri possono crescere?
Me lo sono chiesto spesso vedendo come molti piccoli spedizionieri vivano cercando di mantenere strenuamente uno status quo generale, eppure il mondo si muove vorticosamente.
L’anno scorso, quando si parlava di Industria 4.0, il mondo dei Freight Forwarders rispondeva con Spedizioniere 2.0, inseguiva a due lunghezze.
Tanto tempo fa, ai tempi dei dinosauri, lavoravo in una piccola banca, una esperienza bellissima, e vedevo che le cose che si facevano, che si producevano, erano le stesse dei grandi istituti di credito… orgogliosamente mi sento di dire che spesso si facevano anche prima di loro: conti correnti, i titoli, portafoglio effetti, estero merci, l’home banking (fatto con un IBM Serie 1), il bancomat. C’erano meno filiali, ma le problematiche di servizio e di redditività dei conti erano esattamente le stesse.
Per stare al passo, davanti alle grandi banche, avevamo il piede pigiato sull’acceleratore della tecnologia.
I problemi dei piccoli spedizionieri si possono sintetizzare in due punti:
- La redditività di pratica;
- Non perdere clienti “A”.
La redditività di pratica viene tenuta alta con mille artifizi: la contrattazione esasperata a danno degli elementi più deboli della catena logistica, la dilatazione “relativistica” del tempo di pagamento, un forcing diabolico nelle attività di ufficio.
Il cliente “A” viene spesso mantenuto grazie a stretti rapporti personali con la proprietà o scambiando favori con qualche persona della logistica.
<<Non siamo mica un GrandeSpedizionierel>> !
<<Non siamo qui per pensare, siamo qui per lavorare>>.
E così, sistemi informatici articolati e complessi, vengono utilizzati come costosissime macchine da scrivere Olivetti Pica.
Che vantaggi si possono avere in termini di redditività di pratica e di mantenimento del parco clienti passando da Spedizioniere 2.0 a Spedizioniere 4.0?
- Le risorse che sono qui per lavorare e non per pensare, diventano più efficienti impiegando meno tempo in attività non produttive. Questo ha effetto sul costo del lavoro, per esempio si pagano meno straordinari;
- Le risorse liberate possono essere utilizzate in attività di marketing o commerciale, consentendo all’azienda di aumentare i volumi di traffico e la solidità sua proprio;
- I pericolosissimi clienti “A” sono curati con servizi migliori per cui, oltre al legame interpersonale, si aggiunge un servizio eccellente che, a sua volta, dipende dalla bontà dell’azienda e non dall’abnegazione e dal sacrificio dei dipendenti che, un domani, potrebbero anche non esserci.
In questo momento storico gli investimenti in tecnologie abilitanti alla digitalizzazione dei processi sono particolarmente favoriti. Tali investimenti, però, non possono limitarsi all’acquisto di un nuovo computer, “che se ne compero due uno è gratis” oppure mi metto i quattrini dell’ammortamento in tasca.
Pur essendo un atteggiamento per certi versi comprensibile e condivisibile, è particolarmente miope: stiamo acquistando una nuova macchina da scrivere Olivetti Pica?
Lo spedizioniere con la vista buona, quello “che ci vede lungo”, investe in software che:
- Mantiene i dati allo stato digitale
- Digitalizza i processi
- Analizza tutte le informazioni in suo possesso
Perché queste tre cose?
- Quando un dato si trasforma da digitale ad analogico (stampando, mandando una mail, creando un pdf, riscrivendo i dati sul sito internet di un cliente o fornitore) il dato diventa costoso perché è necessario un intervento umano non redditizio e perché il dato smette di essere elaborabile o analizzabile;
- Un processo digitalizzato è proattivo e richiede un intervento umano solo in caso di anomalia, il che lo rende meno costoso, lo fa incidere meno sui costi di pratica ed è analizzabile con strumenti elettronici per trovare punti di miglioramento;
- L’analisi delle informazioni, tutte quelle in possesso dell’azienda, rafforza il potere del principal nei confronti dei commerciali fedifraghi, consente di migliorare l’efficienza dei traffici esistenti e di trovarne di nuovi in dati che non sappiamo neppure di avere.
Ecco che, senza spendere come un Grande Spedizioniere, senza essere un Grande Spedizioniere, il Piccolo (ma anche Medio) Spedizioniere si è dotato di strumenti che gli consentano di essere veramente competitivo sul mercato grazie alla sua capacità e non ad una mera ed asfittica contrattazione sul prezzo.
Si, ma come si fa, di che cosa devo dotarmi?
Non c’è problema, chiamami che te lo dico.